Energia, il Consiglio Ue del 16 dicembre si conclude senza accordo. Charles Michel: “Divergenze sul tavolo, torneremo sull’argomento in un prossimo Consiglio”.
L’Unione europea della transizione ecologica si divide sull’energia: il Consiglio Ue del 16 dicembre si è concluso senza un accordo su quello che era un tema chiave del vertice.
Consiglio Ue, niente accordo sull’energia
Nel corso del Consiglio europeo, i leader hanno affrontato il tema del rincaro dei prezzi dell’energia, che si riflette in un consistente aumento del costo delle bollette per le imprese e per le famiglie. Al termine di una lunga discussione, il Consiglio si è concluso senza un accordo condiviso sul tema.
Michel: “Divergenze sul tavolo, impossibile adottare conclusioni sull’energia”
“Abbiamo dovuto constatare che le divergenze sul tavolo hanno reso impossibile adottare conclusioni sull’energia e torneremo sull’argomento in un prossimo Consiglio“, ha dichiarato Charles Michel al termine del Consiglio non senza delusione per la fumata nera su un tema particolarmente delicato e sentito.
I nodi della discussione e l’analisi (non condivisa) dell’emergenza
I Paesi Ue si sono dimostrati divisi anche sull’analisi della situazione. L’aumento del costo dell’energia dipende in parte dalla transizione ecologico ancora in fase di sviluppo. Per ridurre le emissioni i Paesi si stanno affidando a fonti di energia transitorie, come ad esempio il gas. Polonia e Spagna parlano anche di speculazioni, analisi non condivisa da tutti i Paesi. Germania e Olanda, tra gli altri, ritengono che il rincaro dei prezzi sia solo temporaneo. Per questo motivo la proposta avanzata da questi Paesi è che i singoli Stati si muovano autonomamente per fronteggiare l’emergenza.